domenica 27 dicembre 2009

Forse, Vita, sei questo


W. Blake - Song of Los




La vita non è sogno. Vero l'uomo 
e il suo pianto geloso del silenzio
(S. Quasimodo - Thanatos Athanatos)


I

Posso

Contenere il fuoco

Entro le pareti della mia carne

Finchè il tuo corpo è presagio.



Poi l’incontro.



Ogni volta che sfiori le mie labbra

Riveli fra sorrisi, la dolce pena a cui mi condanni:

Solcare un mare senza orizzonte.

Carne, fiamma:

Brucio il cielo.



II

Sei raggomitolata nel letto.

Incurvata fra le braccia

Che ti stringono per un’ ultima volta ancora.

E’ forse meno dura la morte

se accompagnati?


III

Non so ragione:

sul mio viso

speranza e disperazione

nell’unica espressione

di cui ora sono capace.

Con gli stessi occhi

Piangerò il sorgere

di un nuovo giorno

D’amore e morte.


IV

Non voglio dimenticare

Chi sono stato e quello che sarò.

Creatura nata e destinata a una fine,

Sono sulle tue labbra

Con tutto il peso della vita.



V

Fisso insistentemente

Una foto.

Ricordo, banditore

Di caducità



VI



Continuare a pronunciare la grande affermazione:

Vivere a dispetto della vita.



VII

L’ingresso:

annunciato da un urlo

che squarcia

Il silenzio uterino.

L’uscita:

annunciata dal silenzio

Che squarcia

L’urlo del mondo.



VIII

Suona, ti prego,

il tuo semplice sorriso

come un canto,

pace al mio spirito inquisitore.



IX

Non potrò mai comprendere

Quale follia risieda nell’uomo,

Così intento a morire

ogni istante

Da dimenticare la vita.



X

Occhi che bramo vedere

e

occhi che prego vedano

ancora una volta il mare.

Forse, Vita,

sei questo.


[Jonathan S. Benatti - 27 Dicembre 2009]




2 commenti:

Anonimo ha detto...

...trovo meraviglioso come scrivo...complimenti vivissimi...Auguri x il nuovo anno. Carmen Pettinaro

Anonimo ha detto...

...scusa... sbagliato "come scrivi" invece di come scrivo..Carmen Pettinaro