W. Blake - Song of Los
e il suo pianto geloso del silenzio
(S. Quasimodo - Thanatos Athanatos)
I
Posso
Contenere il fuoco
Entro le pareti della mia carne
Finchè il tuo corpo è presagio.
Poi l’incontro.
Ogni volta che sfiori le mie labbra
Riveli fra sorrisi, la dolce pena a cui mi condanni:
Solcare un mare senza orizzonte.
Carne, fiamma:
Brucio il cielo.
II
Sei raggomitolata nel letto.
Incurvata fra le braccia
Che ti stringono per un’ ultima volta ancora.
E’ forse meno dura la morte
se accompagnati?
III
Non so ragione:
sul mio viso
speranza e disperazione
nell’unica espressione
di cui ora sono capace.
Con gli stessi occhi
Piangerò il sorgere
di un nuovo giorno
D’amore e morte.
IV
Non voglio dimenticare
Chi sono stato e quello che sarò.
Creatura nata e destinata a una fine,
Sono sulle tue labbra
Con tutto il peso della vita.
V
Fisso insistentemente
Una foto.
Ricordo, banditore
Di caducità
VI
Continuare a pronunciare la grande affermazione:
Vivere a dispetto della vita.
VII
L’ingresso:
annunciato da un urlo
che squarcia
Il silenzio uterino.
L’uscita:
annunciata dal silenzio
Che squarcia
L’urlo del mondo.
VIII
Suona, ti prego,
il tuo semplice sorriso
come un canto,
pace al mio spirito inquisitore.
IX
Non potrò mai comprendere
Quale follia risieda nell’uomo,
Così intento a morire
ogni istante
Da dimenticare la vita.
X
Occhi che bramo vedere
e
occhi che prego vedano
ancora una volta il mare.
Forse, Vita,
sei questo.
[Jonathan S. Benatti - 27 Dicembre 2009]
2 commenti:
...trovo meraviglioso come scrivo...complimenti vivissimi...Auguri x il nuovo anno. Carmen Pettinaro
...scusa... sbagliato "come scrivi" invece di come scrivo..Carmen Pettinaro
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