L'ultimo suono non è il termine della musica.
La stanza-cattedrale
odora di legni aromatici;
vago sentore di rovere.
Dietro ad antiche pietre
comincia il crepuscolo;
scivola il velo
delle ombre
sulla partitura
indefinito.
Serro gli occhi
continuando ad articolare
note frementi.
Nel suono tento
il prolungamento
di una luce
cercata avidamente,
come il respiro.
[Jonathan S. Benatti - 9 Dicembre 2009]
Nessun commento:
Posta un commento